L’origine del calcio, come lo conosciamo oggi, nonostante primitive manifestazioni nell’Antica Roma e perfino in Cina, è riconducibile all’Inghilterra d’inizio XIX° sec: nel 1848, studenti dell’università di Cambridge sfidarono altri dodici rappresentanti di Eton, Harrow, Rugby, Winchester e Shrewsbury. L’incontro durò otto ore e sancì la nascita delle prime regole del calcio moderno, tra cui quella che imponeva l’uso dei piedi per giocare il pallone.
Dall’Europa si è diffuso in Sud America e oggi è praticato in tutto il mondo. Due squadre, formate da undici giocatori, si affrontano su un campo di 100x70m circa, alle estremità del quale si trovano due porte di 7,33m di larghezza per 2,44m d’altezza. Le partite, della durata di 90 minuti, si dividono in due tempi da quarantacinque minuti. Scopo del gioco è quello di segnare più punti della squadra avversaria, infilando un pallone sferico attraverso i pali della porta. I principali ruoli del Calcio sono essenzialmente quattro: portiere, difensore, centrocampista e attaccante. Il portiere è l’estremo difensore della porta, cui ovviamente è concesso di giocare il pallone con le mani entro l’area di rigore.
Si può schierare un solo portiere, mentre gli altri dieci giocatori possono essere disposti a piacimento, anche se in genere si predilige un numero maggiore di difensori e centrocampisti rispetto agli attaccanti per equilibrare l’assetto della squadra. Oggi il Calcio è uno degli sport maggiormente praticati e i campionati professionistici, specialmente i Mondiali, sono veri eventi collettivi.